martedì 31 maggio 2016

Recensione: The Crown di Kiera Cass

Buongiorno, come avevo anticipato, ecco la recensione dell'ultimo libro della serie The Selection. Ne avevo scritto la recensione da una settimana, solo oggi però ho avuto il tempo di riguardarla e finalmente pubblicarla.

Titolo: The Crown
Autrice: Kiera Cass
Titolo originale: The Crown
Traduttrice: Anna Carbone
Serie: The Selection (5)
Editore: Sperling & Kupfer
Pubblicazione: 2016
Pagine: 300

Genere: Young Adult, Distopico, Romantico

35 pretendenti. Una principessa. Chi vincerà la nuova Selezione?

Nel regno di Illéa è iniziata una nuova era. E una nuova competizione. A vent’anni di distanza dall’inizio dell’amore tra America Singer e il principe Maxon, infatti, è la loro primogenita, Eadlyn, la protagonista della Selezione. Ora, anche per lei, è arrivato il momento di una scelta, la più difficile e la più importante. Perché Eadlyn mai avrebbe pensato di trovare l’amore proprio tra quei trentacinque pretendenti. Eppure, a volte, il cuore ha un modo tutto suo di sorprenderci.

Recensione


Eccomi qui per recensire l’ultimo libro della serie The Selection di Kiera Cass, potete trovare la recensione del precedente qui (The Heir).

Con la Cass non so mai come reagire quando devo dare un voto ai suoi libri, non si può certo dire che non siano carini e dolci, restano però molto semplici e diluiti per i miei gusti. In poche parole è come prendere un caffè annacquato, non ne capisco bene la scelta, trovo quasi offensiva la cosa, perché sicuramente è capace di scrivere meglio.

Tralasciando i miei problemi con la trama migliorabile e il fatto che vorrei leggere Julie Kagawa, ora inizio la recensione vera e smetto di cincischiare.


In questo quinto libro, come nel precedente, troviamo come protagonista Eadlyn. Suo fratello è ormai fuggito, sua madre è ancora in convalescenza e suo padre è preoccupato. Finalmente la quiete della sua vita è stata realmente intaccata, le poche sicurezze che aveva le sono state rimosse e lei si trova a dover reagire. Aspettavo una cosa simile dal precedente, una cosa però è tagliare un libro a metà come ha fatto nel precedente e un’altra iniziare a vederne i risultati. Ecco perché, quindi, resto dell’idea che se si inizia un suo libro, per come scrive ora, si deve leggere i successivi finché non torna la quiete.


In questo secondo libro i ragazzi la cercano di aiutare, ognuno a modo suo, e qualcuno addirittura l’accusa di non dedicargli attenzioni. Per una volta però la ragione è dalla sua parte, diventare Reggente non è semplice e deve affrontare nemici che non si aspetta. È un libro pieno di svolte, cresce a molti livelli e opera delle ottime scelte. In questo secondo libro (su di lei), la trama non è piatta ma una burrasca, tutto scorre così velocemente che diventa difficile percepirlo.
<<La regina vorrà vedermi!>> La nonna era una creatura che incuteva timore. Se mai ci fosse stata una guerra durante il mio regno, il mio piano era mandarla in prima linea: sarebbe tornata a casa nel giro di una settimana trascinandosi dietro il nemico per un orecchio.
Le sue scelte sono sostenute dalla famiglia e dagli amici: la sua vera forza. L’affrettamento dell’incoronazione e di chi sposare sono la chiave di questo libro. Lascio a voi scoprire chi arriverà alla fine con lei, qualcuno si può indovinare, ma i colpi di scena sono imprevedibili.


Come ultimo libro ha scelto un buon finale e quindi per me questa serie è conclusa. Se saranno pubblicati seguiti, finalmente ho il cuore in pace, per me finisce qui e non mi lascerò tentare. Cinque libri sono molti, non mi aspetto seguiti e se ce ne saranno, ho dubbi che riuscirà a portare novità interessanti. Direi che è arrivata alla saturazione nelle idee, non potrebbe proporre nulla di nuovo.

Voto: 3/5

mercoledì 25 maggio 2016

Recensione: Le meravigliose avventure del barone di Münchhausen di Gottfried August Bürger

Buongiorno, oggi vi propongo un libro che non pensavo di inserire sul blog. La recensione che leggerete era progettata per Goodreads (qui la versione da me letta), non avevo in un primo momento intenzione di inserirla anche qui, siccome però questo libro mi è piaciuto molto mi sono decisa a proporvelo.

Titolo: Le meravigliose avventure del barone di Münchhausen
Autore: Gottfried August Bürger
Titolo originale: Des Freiherrn von Münchhausen wunderbare Reisen und Abenteuer zu Wasser und zu Lande
Traduttrice: Carolina Urlo
Editore: Dalai editore
Pubblicazione: 2012
Pagine: 114

Genere: Classici

La genesi di questo libro non è del tutto lineare. Un nucleo originario di racconti apparve anonimo su un periodico umoristico berlinese nel 1781: un'abbreviazione nel titolo fece supporre che l'autore fosse il barone Hieronymus Karl Friedrich von Munchhausen (1720-1797), ma sembra più probabile che questo curioso personaggio - di "originalissimo umore" - sia stato solo l'ispiratore delle storie redatte poi dal pubblicista Rudolf Erich Raspe (1737-1794), che in un'edizione rielaborata in inglese e pubblicata a Oxford nel 1785 esplicitò il nome del barone come narratore di quelle avventure. Quel testo inglese fu tradotto in tedesco e nuovamente rielaborato con stile personalissimo da Bürger, e in questa veste meritò la fama di cui ancora oggi ampiamente gode.

Recensione


Prima di iniziare la recensione e spiegarvi cosa mi ha portato a leggerlo, ci tengo a ricordare che la prima edizione pubblicata è del 1785. È passato molto tempo dal '700, eppure questo libro merita assolutamente una lettura per l'influenza che ha avuto.

Avevo trovato circa due mesi fa questo libro, così per caso, ed ero rimasta incuriosita da come una raccolta di racconti fosse diventato un libro, che a sua volta era stato reinterpretato. Ecco, questa è la versione di Burger, quella che ebbe il maggior successo.

Sono rimasta sorpresa da questo libro, avevo aspettative alte, ma ammetto che ho sempre dubbi quando decido di approcciarmi ad un classico. La mia paura era di trovare una traduzione troppo arcana, termini in disuso e quindi difficoltà. Non ho letto altre versioni, trovo però che questa sia una buona traduzione.
Il barone di Münchhausen è il personaggio principale di questo libro e voce narrante. Mi ha trascinato a seguirlo nelle sue avventure assurde e divertenti. Spesso scientificamente impossibili da spiegare ma in quest'assurdità capaci di strappare un sorriso o una risata.

Tra le vicende che ho preferito: il suo primo viaggio sulla Luna per recuperare una scure d'argento e il bigliettino inviato a Maria Teresa (l'Imperatrice dell'Impero Austro-Ungarico) per una bottiglia di vino, queste sono state le più interessanti per me.

Consiglio questo libro perché è difficile non innamorarsene, potrebbe benissimo passare quasi per un romanzo moderno e ha una scorrevolezza ammaliante.

Voto: 4/5

domenica 22 maggio 2016

Recensione: The Heir di Kiera Cass

Titolo: The Heir
Autrice: Kiera Cass
Titolo originale: The Heir
Traduttrice: Anna Carbone
Serie: The Selection (4)
Editore: Sperling & Kupfer
Pubblicazione: 2015
Pagine: 338

Genere: Young Adult, Distopico, Romantico



Sono passati vent'anni da quando America Singer ha partecipato alla selezione e conquistato il cuore del principe Maxon. Ora, nel regno di Illea, è tempo di dare inizio a una nuova selezione. E questa volta sarà la giovane principessa Eadlyn a scegliere tra i trentacinque pretendenti arrivati a palazzo. Non si aspetta certo che la competizione possa regalarle la stessa favola d'amore dei suoi genitori. Ma scoprirà presto che il suo lieto fine non è poi così impossibile come aveva pensato.



Recensione


Non avrei mai pensato di rileggere questo libro, quando però entra in gioco l’idea “vuoi rimanere per sempre nel dubbio e non leggere mai l’ultimo?”, non so quanti risponderebbero di si al proprio Io interiore. Vorrei aver avuto il coraggio di troncare con la Cass, di chiuderle la porta e dirmi che non ne valeva la pena. Ricordo però ancora vagamente che il primo mi era piaciuto, che il secondo l’avevo letto in inglese perché mi aveva conquistata e cosa posso aggiungere? Se ho letto The Elite in inglese quando ero ai miei primi passi su questa lingua, una possibilità di conclusione a questa serie la dovevo dare. Quindi mi sono detta, puoi farcela, non devi rileggere l’intera serie, solo un libro e poi tadadadan! È conclusa!

Quindi, concluso il mio piccolo soliloquio, passiamo alla recensione vera e propria.

In questo quarto volume come protagonista della serie non troviamo più America, ma sua figlia Eadlyn, una principessa viziata e convinta che il popolo la ami solo perché è nata con la corona. Che posso dirvi di più? La storia si potrebbe concludere con un suo rovesciamento, l’instaurazione di una democrazia e tutti felici e contenti. No, lasciamo stare le mie idee, sto divagando perché ho letto il seguito e non siamo minimamente a quel punto, tranquilli. In questo libro viene invece presentata una nuova selezione, quale modo migliore per cercare di distrarre il popolo se non con un possibile principe ereditario? Così, Eadlyn accetta la preghiera del padre e inizia la sua selezione per il bene di Illea.
<<Devi farlo, e devi farlo come si deve. Per il bene di tutti. Le nostre vite, tutte quante, sono al servizio del nostro popolo.>> Distolsi lo sguardo. Avevo sempre più la sensazione che mamma, papà e io fossimo la trinità sacrificale mentre gli altri potevano vivere come volevano.
Che dire, ho apprezzato le sue prime idee vendicative e il piano di far scappare a gambe levate i pretendenti. Ma come era ovvio fin dalle prime pagine, il modo in cui è cresciuta isolata non le ha permesso di conoscere le persone e capire che non tutti sono terribili come può sembrare a primo occhio. Durante il libro inizia una lenta crescita interiore, inizia a darsi la possibilità di provare ad essere amata ed ad amare a sua volta. Mettere da parte opinioni, idee, forse anche convinzioni, non è semplice per lei, significa perdere una parte di se stessa che conosce.
Kile alzò la testa e un ciuffo gli ricadde  sugli occhi. Aveva un bisogno più che urgente di tagliarsi i capelli e la barba, e la camicia che indossava gli stava troppo larga. Non sapevo per chi provare imbarazzo: per lui e per il suo aspetto così sciatto o per la mia famiglia, costretta a farsi vedere in giro con un disastro del genere.
I ragazzi sono per la maggior parte carini e gentili. Buoni pretendenti per diventare i principi azzurri, ne conosce davvero pochi, è però un sollievo, perché se la Cass si fosse concentrata su tutti e 35, questo non sarebbe un libro, sarebbe un minestrone. I nomi che ha scelto sono semplici, corti e facili da ricordare. Un punto a favore per questa scelta sui personaggi, averne trentacinque lunghi avrebbe portato a confondermi le idee.

Tra i miei preferiti al primo posto si trova Erik, l’interprese del ragazzo finlandese che avrei visto bene in competizione. Henri, il ragazzo finlandese, molto carino e dolce per i suoi sforzi di superare il muro linguistico. Kile, il figlio di Miss Marlee capitato contro la sua volontà in selezione. Un bel gruppetto di ragazzi con cui lei imparerà ad approcciarsi.

Kiera Cass ha scritto un bel libro, rimango però dell’idea che non amo le sue scelte sulla trama. Odio il modo in cui lascia sempre i finali aperti, ricordo ancora quella sensazione che mancasse qualcosa nella lettura precedente e quindi spero di lasciar trasparire la mia scontentezza. È un libro adatto a ragazzine, a volte però serve sognare e consiglierei di considerare questa serie come due blocchi. Il primo è formato da: The Selection, The Elite e The One. Il secondo da: The Heir e The Crown. Il suo modo di scrivere è molto diluito, questi due blocchi potevano essere un unico libro più corposo. Sono convinta che si è basata su una scelta commerciale sul modo in cui strutturare la trama, tra l’idea di vendere un libro e venderne tre o due, la scelta non è stata difficile. Va bene, concludo e vi lascio il voto, non mi sopportate più lo so.

Voto: 2,5/5

lunedì 16 maggio 2016

Recensione: The Providence of Fire di Brian Staveley

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Titolo: The Providence of Fire
Autore: Brian Staveley
Serie: Cronache del Trono Incompiuto (2)
Lingua: Inglese
Editore: Tor
Pubblicazione: 2015
Pagine: 607
Genere: Fantasy epico

The Annurian Empire's ruling family must be vigilant, as the conspiracy against them deepens. Having discovered her father's assassin, Adare flees the Dawn Palace in search of allies. But few trust her, until she seems marked by the people's goddess in an ordeal of flame.
As Adare struggles to unite Annur, unrest breeds rival armies - then barbarian hordes threaten to invade. And unknown to Adare, her brother Valyn has fallen in with forces mustering at the empire's borders. The terrible choices they face could make war between them inevitable.
Fighting his own battles is their brother Kaden, rightful heir to the Unhewn Throne, who has infiltrated the Annurian capital with two strange companions. While imperial forces prepare to defend a far-distant front, Kaden's actions could save the empire, or destroy it.

Recensione


La settimana scorsa, con molto impegno, mi sono dedicata alla lettura di questo secondo volume (la recensione del primo qui). Come il precedente è lungo e mi sono trovata ad affrontare un inglese difficoltoso. Non ho idea se questo dipenda dal genere leggermente diverso (dal mio abituale) o dalla prevalenza di sequenze descrittive/narrative, non mi è tornato semplice. Sono arrivata comunque alla fine, quindi, ora ve ne scriverò la recensione.

Nel primo libro avevamo lasciato: Adare con la scoperta che Ran il Tornja aveva ucciso il padre, Kaden invece era fuggito dall'attacco diretto verso gli Ishien e Valyn stava ancora affrontando lo stormo di Pulce. Ognuno di loro tre era in una situazione indefinita, il finale era aperto come una finestra e esistevano molte possibilità.

Adare, in questo libro, dopo essersi resa conto che il regno è in mano al suo nemico, decide di scappare dal palazzo. Riesce ad uscire dalla città e ad’unirsi a un pellegrinaggio religioso. Durante il suo viaggio, conosce la sua futura consigliera e protettrice; raggiunto il tempio, ormai scoperta la sua identità, viene colpita da un strano evento che le lascia sul corpo una strana cicatrice. Compie strane scelte che avranno grandi ripercussioni sulla trama, ma questo lo scoprirete da soli.

Nel frattempo Kaden raggiunge gli Ishien, uno strano gruppo ossessionato dai Csestriim e molto propenso alla tortura. Triste viene consegnata in mano loro, il suo passaggio tra i portali la rende un soggetto "strano" e così viene sottoposta alla tortura. Il nostro piccolo imperatore però è convinto che lei non è una Csestriim, come tutti suppongono e così si allea con il nemico degli umani per salvarla. Aiutato dal Csestriim, raggiunge il portale e arriva finalmente nella capitale. I suoi veri problemi iniziano qui, si è appena inimicato un gruppo fanatico e non può nemmeno raggiungere il palazzo. È circondato da nemici. 

Il terzo fratello, Valyn, è riuscito a scappare dagli artigli di Pulce insieme al suo stormo. Non sapendo se fa parte del complotto contro suo fratello Kaden, si mantiene a distanza dagli altri Kettral. Come concordato con Kaden, cerca di raggiungere la capitale per sostenere la sua ascesa.

Questi, in poche parole, sono una parte degli eventi (non vado oltre perché sarebbe una spoilerazione). Piano piano, con la calma tipica di Staveley, si inizia a srotolare l’intreccio e a farsi un’idea di chi ha in mano le marionette. In questo secondo volume, comunque resta difficile capire chi è nel torto e chi nel giusto. Con tutte le versioni che scoprono i fratelli, ancora non ho ben capito chi è il cattivo. Sarebbe troppo ovvio dire i Csestriim, mi viene quasi da pensare che ci dovrebbero essere dei ripensamenti su come ci vengono presentati, l’introduzione di un terzo soggetto nella fine mi ha incuriosito.

Come secondo libro non sono rimasta colpita, speravo che la trama si velocizzasse e gli eventi iniziassero a scorrere. Per i miei gusti, bisogna leggere troppe pagine per poco contenuto e questo appesantisce. Se si aggiunge l’inglese elaborato, direi che è un libro da leggere solo con esperienza.

Voto: 3/5

domenica 8 maggio 2016

Recensione: Agnes Browne mamma di Brendan O'Carroll

Agnes Browne mamma copertina

Titolo: Agnes Browne mamma
Autore: Brendan O'Carroll
Titolo originale: The Mammy
Traduttrice: Gaja Cenciarelli
Serie: Agnes Browne #1
Editore: Neri Pozza
Pubblicazione: 2008
Pagine: 170
Genere: Narrativa

Agnes Browne, trentaquattro anni, bella, proletaria, simpatia irresistibile, ha un banco di frutta e verdura al mercato del Jarro, turbolento quartiere popolare di Dublino, sette figli come sette gocce di mercurio. Purtroppo ha anche un marito che lascia i suoi guadagni agli allibratori, per poi rifarsi con lei a suon di ceffoni. Ogni mattina Agnes esce di casa alle cinque per incontrare l’amica Marion e iniziare insieme la giornata, in allegria, e il venerdì si gioca a bingo, per poi finire al pub di fronte a una pinta di birra e a un bicchiere di sidro. Non una gran vita, a parte le risate con Marion e le altre, al mercato. Finché, un bel giorno, Rosso Browne muore, lei rimane sola e comincia a godersi davvero l’esistenza.